Il web ormai ha la mania di rinominare e dare etichette a tutto, fingendo quasi di riscoprire cose sotto una nuova denominazione, compreso quelle che esistono da sempre e che chiamiamo già in un certo modo. E’ il caso, ad esempio, dei pumpkin spice hair, trend per i capelli sviluppatosi e diventato virale nel 2015, non appena la “pumpkin-mania” degli statunitensi ha iniziato a farsi sentire con l’arrivo dell’autunno.
I pumpkin spice hair rientrano nella smania di creare “pumpkin-spice-qualsiasi-cosa” e prende il nome e le mosse dalla celebre bibita stagionale di Starbucks, il Pumpkin Spice Latte. Nel caso dei capelli, “Pumpkin Spice” è una tonalità molto calda di rosso, perfetta per l’autunno, un rosso dai sottotoni color rame con una punta di oro che ricorda molto le sfumature di arancio delle zucche autunnali.
Molti obietteranno che si tratta di rosso, ginger e che non si tratta di nulla di nuovo. Obiezione più che legittima, ma a quanto pare la denominazione ha preso piede sia su Pinterest, sia su Instagram, con una serie infinita di hair inspo e modelli da salvare e portare dal parrucchiere.
Sul web c’è addirittura chi precisa che il Pumpkin spice è un colore tendente al rame, mentre Gingersnap, cioè biscotto di zenzero, rientra tra le tonalità castane ma con una punta di rosso”. Quanto c’è di nuovo e originale nel colore in sé? E quanto è invece solo un’invenzione del web che si concentra su un nome originale e molto trendy?