Da alcuni anni chi vive in condomini con impianto di riscaldamento centralizzato ha l’obbligo di avere su ogni termosifone un contatore di calorie. Questo strumento va posizionato proprio sul calorifero in modo che possa misurare il calore irradiato. Il contacalore è utile per stabilire il consumo reale e di conseguenza le spese del gas per il riscaldamento.
I costi annuali destinati al riscaldamento rappresentano una voce importante nell’economia domestica. Il contabilizzatore di calore ci aiuta a ridurne le spese perché registra un dato effettivo dei consumi in base all’effettivo utilizzo.
Prima delle legge entrata in vigore nel luglio 2017 chi aveva il riscaldamento centralizzato ripartiva la spesa del gas in base ai millesimi dell’appartamento. Adesso a parte il pagamento di una quota fissa, che rimane calcolata in base ai metri quadrati, ogni condomino si trova in bolletta l’importo pari a quanto ha consumato. Generalmente il 70% della spesa è relativo ai reali consumi mentre il restante 30% fa parte della quota fissa.
Contacalorie per termosifoni: come funzionano
La scelta di imporre l’uso del contacalorie su tutti i termosifoni di casa ha portato i cittadini ad essere più responsabili. Sono più attenti nel gestire l’erogazione del gas, favorendo anche un minor impatto ambientale.
Il suo funzionamento è abbastanza semplice e intuitivo. Il contatore di calore è provvisto di una o due sonde da posizionare sui due lati del termosifone, quello verso la stanza e quello posteriore. Quando entrano in funzione registrano la differenza di temperatura tra quella della camera e quella del calorifero.
Il dispositivo funziona a batteria e invia ad una centralina esterna i dati registrati. Può comunicarli attraverso il wi-fi o via radio alle ditte specializzate in questo tipo di servizi che sono frequentemente le stesse che installano i contabilizzatori.
Un altro sistema per raccogliere i dati è quello manuale. E’ il metodo tradizionale con cui l’incaricato della ditta che eroga il gas passa e registra dal display i numeri relativi al periodo prima di resettare il contatore.
Ricordiamo che il contacalorie non è un termostato, in quanto il suo scopo è quello di registrare la quantità di energia consumata. Non è invece quello di regolare la temperatura di casa o l’afflusso d’acqua ai radiatori. Sul mercato tuttavia oggi si trovano dispositivi avanzati che svolgono la duplice funzione.
Come installare i contacalore per termosifoni
Al momento non sono obbligatori per le abitazioni autonome ma soltanto per gli appartamenti con il riscaldamento centralizzato. Per questa condivisione del riscaldamento al momento di mettere i contabilizzatori di calore si convoca l’assemblea condominiale.
Il primo passo è quello di scegliere l’azienda specializzata che valuterà poi l’impianto esistente e proporrà eventuali modifiche e ammodernamenti dello stesso, se necessari. Verrà poi stilato un preventivo dei lavori completo del risparmio economico raggiungibile con il posizionamento dei contacalorie. Nella maggior parte dei casi insieme ai contabilizzatori di calore vengono predisposte anche le valvole termostatiche, strumenti che permettono di gestire in totale autonomia la temperatura di ogni singola camera.
Questa gestione è molto più performante rispetto a quella che un tempo imponeva per tutti il riscaldamento acceso anche se in casa non c’era nessuno. Pur rimanendo invariati gli orari di accensione e spegnimento, se si desidera si può intervenire regolando al minimo o spegnendo i caloriferi.
Adempimenti e detrazioni fiscali per l’installazione dei contacalorie per termosifoni
Come anticipato chi usufruisce del riscaldamento centralizzato deve applicare ai termosifoni di ogni vano un contatore, pena la sanzione da 500 a 2500 euro. Esistono tuttavia delle eccezioni come l’impossibilità tecnica di installarli. Sia per questo che quando essi non rappresentano un sensibile risparmio energetico, è fondamentale avere una relazione scritta rilasciata da un tecnico professionista.
La spesa da sostenere per predisporre i dispositivi su ogni calorifero non è propriamente leggera. Dipenderà dal numero di termosifoni considerando che cadauno oscillerà dai 90 ai 150 euro. Si tratta però di un investimento che nel tempo porterà ad una riduzione dei costi in bolletta dal 10 al 30%.
Inoltre per questo tipo di interventi, che rientrano nelle ristrutturazioni edilizie, ci sono le detrazioni fiscali. Per l’installazione dei contabilizzatori arrivano fino al 50% mentre raggiungono il 65% se si sceglie di cambiare il vecchio impianto di riscaldamento. Il limite massimo detraibile arriva a 30 mila euro per ogni condomino.
Quando devono essere sostituiti i contacalorie
I contabilizzatori di calore hanno una durata approssimativa di 10 anni. Funzionando a batteria dopo tale periodo è necessario provvedere alla loro sostituzione per far sì che tutto riprenda a funzionare normalmente.
In realtà non è molto conveniente cambiare la batteria perché in proporzione i costi sono molto simili a quelli dell’intera sostituzione dell’impianto. Sarà il tecnico specializzato a suggerire come comportarsi anche perché non esiste una normativa che regola la sostituzione delle valvole termostatiche e del contacalorie.
Contabilizzatori di calore: i trucchi
In molti si chiedono se sia possibile manomettere in parte il funzionamento di questi strumenti per poter risparmiare ulteriormente sulla bolletta. Diciamo che un comportamento del genere può venire rilevato dalla ditta che si occupa della gestione, per cui si rischia di andare incontro a pesanti sanzioni.
Non è cosa conveniente perché serve davvero a poco e i costi non diminuiscono. Se si copre la sonda l’apparecchio non riesce più a rilevare la differenza tra la temperatura della stanza e quella del calorifero. In questo caso però il contabilizzatore capisce che qualcosa non va e registra un valore standard di 20°.
Il comportamento corretto, utile davvero a risparmiare, è quello di impostare una temperatura interna adeguata al bisogno di calore. Non serve modificare continuamente l’erogazione di acqua calda nei termosifoni. In questo modo l’impianto rimane costante e i consumi si abbassano notevolmente.