Casa degli Eustachi
La casa degli Eustachi, oggi sede dell’Unitre, sorge nell’antico quartiere di Porta Calcinara, non lontano dal fiume Ticino. Il suo nome si lega a quello dei proprietari, la famiglia degli Eustachi, di origine plebea, il cui maggior esponente è Pasino, il quale arriva ad assumere cariche importanti sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti e poi di Filippo Maria Visconti, passando da sindaco del Paratico dei pescatori alla direzione della Darsena e del Naviglio ducale.
La costruzione della casa risale agli inizi del XV secolo e viene ad articolarsi probabilmente attorno ad un piccolo cortile interno. Oggi, dell’antico edificio, rimangono solamente due corpi di fabbrica a forma di L, ma si presume fosse molto più ampio.
Presenta eleganti finestre monofore archiacute, profilate in cotto, che si aprono verso lo spazio interno, mentre sulla fronte si può ammirare un portale della stessa foggia, impreziosito da una decorazione in cotto e sovrastato da un riquadro decorato, realizzato con lo stesso materiale. Sulla facciata si aprono inoltre due finestre monofore archiacute unite dallo stesso davanzale.
Città di arte, storia e mercanti
Imboccando Via Porta Pertusi si incontra la casa degli Eustachi, costruita da Pasino, capitano della flotta sotto Gian Galeazzo Visconti. Pavia, in età viscontea, possedeva una potente flotta fluviale costituita da galeoni, battelli e dromoni. La famiglia degli Eustachi, di origine plebea, deve le sue fortune proprio a Pasino, il quale arrivò ad assumere cariche importanti sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti e poi di Filippo Maria Visconti, passando da sindaco del Paratico dei Pescatori alla direzione della Darsena e del Naviglio ducale.
La costruzione della casa risale agli inizi del XV secolo, quando si articolava probabilmente attorno ad un piccolo cortile interno. Oggi, dell’antico edificio, rimangono solamente due corpi di fabbrica a forma di L, ma si presume fosse molto più ampio. Presenta eleganti finestre monofore archiacute, profilate in cotto, che si aprono verso lo spazio interno, mentre sulla fronte si può ammirare un portale della stessa foggia, impreziosito da una decorazione in cotto e sovrastato da un riquadro decorato, realizzato con lo stesso materiale. Sulla facciata si aprono inoltre due finestre monofore archiacute unite dallo stesso davanzale.