Beolchini-Armeria
L’armeria di Corso Garibaldi nacque per iniziativa di Sergio Beolchini nel 1946, ubicata a poche decine di metri dall’attuale negozio.
Sergio Beolchini era un appassionato cacciatore che, come ricorda il figlio Giorgio, andava a caccia in bicicletta o in tram, quando si recava ad esempio a Mirabello, in compagnia del cane e col fucile in spalla.
Sergio era coadiuvato dal padre che eseguiva le riparazioni: era, infatti, un operaio attrezzista dell’Innocenti, e aveva inventato dei macchinari per caricare le cartucce e per creare delle esche artificiali da usare in Ticino per la pesca.
Dopo la guerra era difficile reperire il piombo per le cartucce o i fucili da caccia. Sergio Beolchini non si perdeva d’animo e si recava personalmente a Brescia alla fabbrica Beretta per reperire i fucili per i suoi clienti cacciatori, facilitando le trattative in fabbrica magari con il dono di un chilo di burro o di un sacchetto di riso. Erano certo altri tempi, quando a Pavia in centro c’erano circa dieci armerie. Oggi l’armeria Beolchini è rimasta l’unica nel centro storico; d’altronde il numero dei cacciatori è molto diminuito e la loro età media si è innalzata. Di fronte a questi fattori è necessario specializzarsi e riuscire a soddisfare le nicchie di mercato. Giorgio Beolchini attuale gestore insieme al figlio Andrea pare avere ben presente la strada che porta alla soddisfazione di una clientela certo diversa rispetto al passato. Oggi il negozio, ampliato e ristrutturato, propone anche abbigliamento country e accessori accanto alla tradizionale attività di armeria, che tra i suoi clienti più famosi può annoverare Roberto Baggio.